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Dom Luigi: “La scuola deve aggiornarsi per sentire le esigenze del nostro tempo”

La lettera del Presidente della Fondazione San Benedetto ad alunni, genitori e docenti: “Il sito web ci aiuta a confrontarci e a costruire legami più solidi”

Carissimi studenti, genitori, docenti e amici, con grande gioia vi saluto ed esprimo la mia gratitudine per l’inaugurazione del nostro sito web. Anche la scuola deve aggiornarsi e andare incontro alle esigenze dell’uomo di oggi. Per questo motivo, pure gli ultimi papi hanno manifestato un’apertura e un’attenzione verso i nuovi e moderni strumenti tecnologici. Non si tratta di essere banalmente alla moda, ma di essere al passo con i tempi, di sentire in modo unanime con le persone che vivono nel nostro tempo e di cogliere quegli aspetti buoni che la scienza e la tecnologia possiedono, in quanto frutto dell’intelligenza dell’uomo. Quest’ultima deve essere messa a servizio dell’uomo, per la sua crescita e maturazione, per lo sviluppo delle relazioni con gli altri.

L’Istituto San Benedetto è una scuola cattolica che mette al centro della sua progettualità la formazione umana, culturale ed ecclesiale, puntando su quei valori del cristianesimo che hanno fatto il nostro territorio, l’Italia, l’Europa, e in senso più ampio, l’uomo. Lo scorso 24 ottobre abbiamo celebrato il 50° anniversario della proclamazione di San Benedetto patrono principale dell’Europa ed è stata un’occasione per rinsaldare e rinnovare i legami con una presenza, quella di Montecassino e dei monaci benedettini, che hanno contribuito a fare la storia, a formare uomini di cultura, di valori umani e di santità. In questa direzione la nostra scuola intende proseguire costruendo legami sempre più solidi e continuativi con le altre scuole legate alla tradizione benedettina nel mondo. In questo modo, entreremo a far parte di un circuito molto più ampio che ci consentirà di respirare un’aria diversa, di confrontarci con altre realtà e persone e, dunque, di crescere.

Per queste ragioni, abbiamo ristabilito il gemellaggio con il liceo dell’Abbazia di Pannonhalma in Ungheria: quest’anno, inoltre, ospitiamo anche due studenti ungheresi che hanno chiesto di venire a trascorrere un anno di studi in Italia nella nostra scuola. La presenza delle Suore della Carità, che da 160 anni assicurano il loro impegno nell’educazione e che hanno avuto sempre un ruolo importante nella nostra scuola, rappresenta ancora oggi una fonte importante di crescita e di apertura, di animazione e testimonianza del Vangelo. Il fatto che la scuola San Benedetto sia l’unica scuola legata ad un’abbazia benedettina in Italia, da un lato ci dona gioia e onore, dall’altro ci riveste di responsabilità e impegno: studio, lavoro, apprendimento, educazione alla vita e, perché no, anche un po’ di preghiera.

Certamente, l’educazione in generale e l’educazione alla vita in particolare risentono di tutti gli sbalzi che il nostro tempo sta attraversando ed è per questo che siamo chiamati ad affrontare una sfida. Una sfida che richiede fiducia, coraggio e soprattutto speranza. D’altronde, senza speranza sarà difficile superare la crisi in cui si trovano le nostre istituzioni educative: «Anima dell’educazione, come dell’intera vita – ha affermato Benedetto XVI –, può essere solo una speranza affidabile. Oggi la nostra speranza è insidiata da molte parti e rischiamo di ridiventare anche noi, come gli antichi pagani, uomini “senza speranza e senza Dio in questo mondo”, come scriveva l’apostolo Paolo ai cristiani di Efeso» (Benedetto XVI, Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione). L’educazione alla vita è una cosa non facile, richiede una scommessa quotidiana, necessita dell’impegno e della collaborazione di tutti, a cominciare dalle famiglie che devono sentirsi coinvolte costruttivamente insieme ai docenti e a tutta la scuola in questa opera di formazione. In questo senso dobbiamo aiutarci a costruire e a potenziare la scuola per il bene dei nostri ragazzi, ma anche per il bene della società, perché quanto seminato oggi, un giorno germoglierà e diventerà un albero dai cui frutti si riconosceranno le qualità. Con questi pensieri e sentimenti, auguro a tutti un buon proseguimento dell’anno scolastico.

dom Luigi