Storia e valori dell’Istituto
L’amore per l’istruzione attraversa i secoli
La Scuola San Benedetto nasce a metà Ottocento dall’iniziativa delle Suore delle Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Chiamate dall’abate Michelangelo Celesia, “le sorelle della Carità” entravano in San Germano (oggi Cassino), tra la gioia e le acclamazioni di tutto il popolo, il 24 aprile del 1854”. Da quel giorno iniziarono un’opera sociale e pedagogica che dura da 160 anni, sempre al fianco della popolazione, sostenitrici dell’opera pastorale di Montecassino e animatrici ancora oggi della Scuola San Benedetto.
La prima scuola
Nello stabile della famiglia Capocci in via San Pietro aprirono le porte della prima “scuola popolare di studio e di lavoro” avviando un’esperienza educativa che raccolse subito grande partecipazione e fervore. Fedeli alla missione e adeguandosi alle esigenze del territorio, le suore raccolsero un numero sempre crescente di iscritti. I continui frutti dell’istruzione e del buon costume, le incoraggiarono ad istituire numerose opere di educazione. Pioniere della scuola, secondo i vari ordinamenti ministeriali di volta in volta in vigore, organizzarono gradatamente a Cassino un’istituzione che non si è più arrestata. Artefici silenziose della costruzione morale, culturale e civile, ottennero due volte il pubblico riconoscimento con la medaglia d’oro per l’istruzione (1887 e 1940). Fu proprio l’intuizione di creare un luogo dedicato alla valorizzazione della persona che diede vita alla struttura oggi dedicata al Santo Patrono d’Europa, crocevia di generazioni e custode dei valori e dei sentimenti più veri di questa amata terra.
La guerra
Neppure i bombardamenti del 1944 riuscirono a cancellare definitivamente l’opera. Come tutta la città, anche la scuola venne avvolta dalla distruzione, mentre le suore, al pari della popolazione, conobbero l’esilio e la miseria. Ma non si arresero e, illuminate dal carisma della Fondatrice e sempre sostenute dall’abbazia, già nel 1945 contribuirono alla ricostruzione aprendo nuovamente la scuola. Dapprima trovarono alloggio in una casa diroccata in contrada San Michele, successivamente riuscirono a trasferirsi in un piccolo appartamento in via Pascoli, in un centro cittadino diventato paludoso e ancora disseminato di mine.
Un’operosità senza confini
L’operosità delle consorelle rimise al centro di quegli anni bui la missione educativa dei giovani. Pian piano si ricostituirono e si intensificarono tutte le attività di educazione e di istruzione: asili, scuole, laboratori, opere parrocchiali. Quando il mutato clima post conciliare vide gli istituti religiosi tornare al loro carisma originario, venne firmata una convenzione tra l’abbazia di Montecassino e le suore della Carità. Così dal 1985, la responsabilità gestionale dell’istituto ricade nei compiti dell’abbazia mentre le suore collaborano nella missione didattico-educativa.